(EN) The Cold War Against Political Islam
Jawa Report 28 May 2009 - By Rusty
Defeating Political Islam: The New Cold War by Moorthy S. Muthuswamy and reviewed by Diana West (hat tip: Robert Spencer).
I haven't read the book yet, but I plan to. I've argued since 9/11 that our strategy in dealing with political Islam (Islamism) should be modeled after the Cold War. It's good to finally see someone agreeing.
We will not win this war, though, unless we tackle the underlying ideology. As long as traditional Islam -- which, by definition, is political -- is off limits for debate, how can we win? We can't.
Marxism, Marxist-Leninism, and Maoism were widely criticized in the West for 50 years. Idiotic Marxist notions such as the "labor theory of value" and "praxis" were scoffed at by nearly all. One cannot defeat ideas without attacking those ideas.
The notion that God revealed his last will and testament to a man soaked in the blood of tribal genocide seems far more silly to me than the notion that one can discern the end of history by walking around the British Museum all day while your children starve to death. Consider it part of my natural skepticism of epistemological certainty combined with my disdain for acts of evil.
A far less silly criticism of Marxism is that it was the ideology that gave us the Soviet gulags, the Chinese Cultural Revolution, and the Vietnam War. It is intellectual laziness to dismiss Stalin or Mao as megalomaniacs who's crimes are unconnected to Communism. In fact, their genocidal tendencies were deeply rooted in their faith that tens of millions dead were a small price to pay in the service of reaching the scientifically deduced end of history -- the Communist utopia.
The same criticism applies to political Islam: the violent jihad started by Mohammed continues unabated. Tens of millions dead in the name of Allah are a testament to the bloody ideology which combines unlimited state power with religious fanaticism.
Lest we forget, the Christian world has had its share of bloodshed. But the bloody religious wars in the West only began after church and state were combined by Constantine and ended when church and state began to be separated after the 30 Years War. No sane person in the West, though, believes that the Inquisition was a good thing. Or that the atrocities committed in the Crusades were done on orders from God.
That is to say, the underlying philosophies of the late Roman period all the way to the Enlightenment are completely open to criticism. One does not see protests in the street when one points out the errors of Augustine, Aquinas, and Henry VIII.
And academics need not write under a pseudonym when attacking Rousseau.
I'm not sure if Muthuswamy gets it right or what the grand strategy for defeating political Islam should look like exactly. But I can say with complete conviction that until we are free to criticize Muhammed and his philosophy in the same way that we are free to criticize Marx and his, then even conceiving of a grand strategy is pointless.
An enemy unnamed is no enemy at all. Identifying who and what we fight against is just as important as identifying who and what we fight for.
Source: http://europenews.dk/en/node/23493
(IT) La Guerra fredda contro l’Islam politico
[http://europenews.dk/en/node/23493 ]
Jawa Report 28 maggio 2009 - Di Rusty
Defeating Political Islam: The New Cold War (‘Sconfiggere l’Islam politico: la nuova Guerra fredda’) di Moorthy S. Muthuswamy e reviewed by Diana West (rivisto da Diana West) - hat tip: Robert Spencer (su suggerimento di Robert Spencer)
Non ho ancora letto il Libro, ma pianifico di farlo. Dall’11 settembre sto dicendo che dovremmo modellare la nostra Strategia contro l’Islam politico (Islamismo) sul Modello di quella usata nella Guerra fredda, e finalmente qualcuno è d’accordo.
Non vinceremo questa Guerra se non affrontiamo l’Ideologia alla Radice. Finché l’Islam tradizionale – che per definizione è politico – è esentato da critiche, come possiamo vincere? Non possiamo.
Il Marxismo, il Marxismo-leninismo, e il Maoismo sono stati largamente criticati in Occidente per 50 anni. Le idiote Nozioni marxiste quali la ‘Teoria del Valore del Lavoro’ e la ‘Teoria della Pratica teorica’ sono state schernite praticamente da Tutti. Uno non può sconfiggere le Idee senza attaccare queste Idee.
La Nozione che Dio ha rivelato la sua Volontà ultima e il suo Testamento ad un uomo imbevuto del sangue genocidale di Tribù mi sembra tanto sciocco quanto la Nozione che uno può capire come va a finire la Storia camminando tutto il giorno attorno al British Museum mentre i Figli stanno morendo di Fame. Consideratelo parte del mio naturale Scetticismo in merito alle Certezze epistemologiche combinato al mio Sdegno per gli Atti malevoli.
Una Critica molto meno sciocca al Marxismo è quella relativa al Fatto che esso ci ha dato i Gulag sovietici, la Rivoluzione culturale cinese, e la Guerra del Vietnam. È Pigrizia intellettuale liquidare Stalin o Mao dichiarandoli megalomani, i cui Crimini sono connessi al Comunismo. Infatti, le loro Tendenze genocidali erano profondamente radicate nella loro Fede che decine di milioni di Morti fossero un piccolo Prezzo da pagare per raggiungere la supposta Fine della Storia – l’Utopia comunista.
La stessa Critica si applica all’Islam politico: la Jihad violenta è iniziata con Muhammad e continua senza Sosta. Decine di milioni di Morti in nome di Allah sono il Testamento dell’Ideologia sanguinaria che combina Potere statale illimitato a Fanatismo religioso.
Si ricorda che anche il Mondo cristiano è stato sanguinario. Ma le Guerre religiose sanguinarie in Occidente sono iniziate solo dopo che la Chiesa e lo Stato sono stati messi insieme, da Costantino, e esse sono finite quando la Chiesa e lo Stato hanno iniziato ad essere esparate, dopo 30 anni di Guerra. Inoltre in Occidente nessuna Persona sana di Mente pensa che l’Inquisizione sia stata una Cosa buona. O che le Atrocità commesse nelle Crociate siano state compiute per Ordine di Dio.
Inoltre le Filosofie basilari del tardo Periodo romano fino all’Illuminismo sono totalmente aperte alle Critiche. Uno non deve assistere a Proteste per le strade quando fa notare gli Errori di Agostino, di D’Aquino, e di Enrico VIII.
E gli Accademici non hanno bisogno di scrivere sotto Pseudonimo quando attaccano Rousseau.
Non sono certo se Muthuswamy abbia capito esattamente il Problema o quale debba essere esattamente la Strategia per sconfiggere l’Islam politico. Ma posso dire con totale Convinzione che finché non siamo liberi di criticare Muhammad e la sua Filosofia come siamo liberi di criticare Marx e la sua, persino concepire una Strategia è infondato.
Un Nemico senza Nome non è affatto un Nemico. Identificare contro Chi o Cosa si stia combattendo è tanto importante quanto identificare per Chi o Cosa lo si stia facendo.